Frontalieri inviperiti contro la norma che introduce la nuova tassa sulla salute. L’assemblea del Syna, il sindacato svizzero al quale sono iscritti diversi lavoratori ossolani, è vissuta sulle esternazioni di diversi frontalieri che hanno attaccato il nuovo balzello. Una tassa definita ''una vergogna, un affronto, un insulto a chi paga le tasse'' che sta facendo crescere la tensione tra queste persone che si recano ogni giorno oltre frontiera e che si sentono penalizzate dall'azione combinata di Regione e Governo.
I lavoratori hanno chiesto ai sindacati svizzeri e italiani di mobilitarsi, tutti uniti, contro questa tassa che tocca solo chi da Piemonte e Lombardia va a lavorare in Svizzera. Ma non gli altri frontalieri che vanno a lavorare in Francia, Lussemburgo, San Marino, Austria. Una disparità lampante! Gianluca Casili, responsabile del Syna Alto Vallese, ha promesso una riunione con tutti i sindacati.
Diversi coloro che hanno minacciato una manifestazione di protesta. Tra questi anche chi ha proposto il blocco del Sempione. Non sono mancate critiche al sindaco domese Lucio Pizzi per la sua assenza alle assemblea dei frontalieri, una parte importante della città.
Nel suo intervento, il parlamentare di Italia Viva, Enrico Borghi, ha evideniato come la norma sia anticostituzionale per vari motivi. Ha bocciato la decisione di tassare i frontalieri per favorire un’altra categoria: quella di medici e infermieri. ‘’Un brutto principio’’ lo ha definito Borghi che ha sostenuto come la decisione presa da Regione e Governo aggiri l'accordo internazionale Italia e Svizzera, da poco siglato dopo 9 anni di trattative.
Ma Borghi ha invitato anche ‘’i sindaci del Vco a svegliarsi’’, perché questa norma di fatto mette in forse i ristorni dei frontalieri. I soldi, tassati oltre confine, rientrano in parte ai comuni del Vco sotto forma di ristorni, ma questa nuova norma aprirebbe invece la strada al fatto che ora anche la Regione potrà incassare somme dai frontalieri. Lo scopo, dice Borghi, ''è incamerare soldi e sanare il deficit strutturale che l’azienda sanitaria del Vco ha da anni.
A fine assemblea il sindaco domese, Lucio Pizzi, ha fatto sapere che non era stato invitato all'assemblea e che quindi non era al corrente della riunione.