Attualità - 09 aprile 2025, 09:20

''Non ci sono motivazioni comprensibili per i dazi doganali alla Svizzera''

L'amministrazione Trump penalizza anche la Confederazione imponendo una penalizzazione del 31 per cento

Il Consiglio federale  deciderà nelle prossime mosse quali contromisure applicare ai dazi imposti dall’amministrazione Trump alla Svizzera.

“La fedeltà al diritto internazionale e il libero scambio rimangono valori fondamentali” ha detto  Karin Keller-Sutter, Presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

La Svizzera non esporta in nessun altro Paese tanti beni quanto negli Stati Uniti. ‘’Anche se il settore più importante, l’industria farmaceutica, è escluso dai dazi – a eccezione del 10%, che si applicherà a tutte le merci, indipendentemente dalla loro origine – per molti altri questi dazi potrebbero rappresentare un forte peso: ad esempio per l’industria metalmeccanica, la produzione di macchinari e l’industria alimentare’’ scrive Swissinfo.

Che rimarca come ‘’non ci sarebbero motivazioni comprensibili per queste tasse doganali. Anzi, la Svizzera ha già abolito i dazi industriali. Colpisce anche il fatto che quelli imposti alla Confederazione (31%) siano nettamente superiori a quelli sulle esportazioni dell’UE (20%)’’.

Ora la Confederazione cercherà di evitare questi dazi. ‘’Dopo tutto – rimarca Swissinfo - , le aziende elvetiche investono molto negli Stati Uniti. In una classifica internazionale, sono al sesto posto. La Svizzera è leader nella ricerca e nello sviluppo e le aziende impiegano personale e pagano le tasse negli Usa. Sono tutti aspetti che depongono a favore del mantenimento degli scambi commerciali con la Confederazione’’.

Renato Balducci